Origine e zona di diffusione
La razza Bruna allevata in Italia rappresenta il ceppo
italiano della razza Bruna Alpina, derivato dall'introduzione
di soggetti svizzeri, austriaci ed in parte bavaresi,
adattatisi ai nostri ambienti e, specialmente negli
ultimi anni, rinsanguato con il ceppo americano Brown
Swiss. Prima del 1981 era denominata Bruna Alpina. Presente
in Italia dal XVI secolo. Inizialmente a triplice attitudine,
poi a duplice ed infine si specializza per il latte
(con gli incroci con Brown Swiss dagli Stati Uniti).
La specializzazione fu necessaria per evitare l'eccessivo
ridimensionamento della razza (si sostituì con
la Frisona in molte zone). In generale il maggior numero
di allevamenti è situato in zone particolarmente
sfavorite di montagna e collina. Oggi, però,
grazie alla migliorata attitudine al latte, anche allevamenti
di una certa importanza utilizzano il "nuovo"
ceppo della Bruna Italiana. Nel 1957 è stata
fondata l'Associazione Nazionale Allevatori di Razza
Bruna A.N.A.R.B.
Caratteristiche morfologiche
Morfologia vacche Brune Italiane
Animali armoniosi.
Mantello di colore uniforme, bruno o variabile dal sorcino
al castano.
Musello ardesia circondato da un alone bianco.
Corna fini e bianche alla base, nere in punta.
Vitello grigio nei primi tre mesi.
Peso vivo 550 - 700 Kg
Nei tori il mantello è più scuro (castano).
Caratteristiche produttive
La differenza nella produzione di latte tra primipare
e pluripare è relativamente modesta (in passato
era un grosso difetto la bassa produzione delle primipare).
Produzione di latte: 5.400 kg/lattazione per le iscritte
(1994).
Buona attitudine casearia del latte perché nel
patrimonio genetico della razza c'è una ridotta
presenza di allele A della k-caseina (che influenza
negativamente la coagulazione del latte).
Più che discreta l'attitudine alla produzione
di carne. In passato recente, era utilizzata come razza
a duplice attitudine.
Oggi il nome non è più Bruna Alpina, ma
Bruna.
Con l'impiego della Brown Swiss aumentano notevolmente
le caratteristiche lattifere (inizio impiego 1972).
Letto su www.agraria.org
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