Il nostro ceppo del lievito di birra è
il Saccharomyces cerevisiae.
Per il contenuto in proteine, di buon valore biologico
e più ancora come sorgente naturale principe
delle vitamine del gruppo B, il lievito è destinato
a un posto di privilegio nella gerarchia degli alimenti
in genere e degli integrativi in particolare. Già
entrato nell'alimentazione umana, sta assumendo sempre
maggior diffusione in zootecnia per ogni specie di animale
da allevamento.
Utilizzo in zootecnia
Bovini
Alle bovine in lattazione possono essere somministrati
200, 250 grammi, di lievito di birra al giorno: il beneficio
di questa somministrazione si manifesta con un migliore
livello di salute, maggiore resistenza alle malattie
e aumento della fertilità.
Suini
Giè una modesta aggiunta di lievito all'alimentazione
della scrofa gestante o allattante, come pure dei suini
all'ingrasso, provoca un incremento della voracità,
del quoziente di sviluppo e del livello di salute.
Cavalli
Nei puledri, che debbono svilupparsi rapidamente e armoniosamente,
è indicato sia come sorgente protidi che di vitamine.
L'azione è benefica sia nei riguardi dell'appetito
che della conformazione scheletrica, del mantello, del
temperamento, della resistenza allo sforzo. Si può
somministrare il lievito ai cavalli in ragione di 100
grammi per capo al giorno, inumidito con poca acqua,
onde evitare la polvere, sgradita al cavallo.
Pollame
Nei pulcini, somministrato in ragione del 3% della razione,
determina un più rapido sviluppo, con minor mortalità.
Nelle ovaiole una somministrazione di lievito di birra
in ragione del 3% della razione determina maggior deposizione
ed influenza anche la deposizione e la maggior vitalità
dei pulcini.
Nelle anatre e oche può essere somministrato
al 5% della miscela.
Il nostro lievito
di birra può essere impiegato in ragione
del 2-3% in tutte le specie animali
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